Quella che vediamo è un’icona Russa che racchiude gli elementi fondamentali della liturgia del Giovedì Santo.
L’icona è composta da quattro scene, due in alto e due in basso. Le due superiori sono l’istituzione dell’Eucarestia e la Lavanda dei piedi, cioè i due comandi che Gesù ci ha lasciato: nell’ultima cena ci dice “Fate questo in memoria di Me”; nella lavanda dei piedi “anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri”. Le due inferiori, invece raffigurano Cristo nel Getsemani in preghiera e la sua cattura.
Partendo dalla lavanda di piedi, troviamo Cristo seduto sul suo trono, con i suoi elementi tipici: il nimbo segnato con la croce; le vesti di Gesù, cioè la tunica rossa che indica la divinità; il mantello che lo ricopre che indica che la divinità si è rivestita dell’umanità. Intorno a lui ci sono i discepoli, tra i quali possiamo riconoscere Giovanni, con il capo chino sul petto di Gesù, e Giuda che è “Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà.” (Mt26,23).Nell’quadrante accanto, vediamo la lavanda dei piedi. Possiamo riconoscere Pietro al quale Gesù sta lavando i piedi. Pietro è dubbioso e non capisce cosa sta avvenendo né perché il Maestro sta facendo una cosa del genere riservata solo ai servi. Anche gli altri apostoli non capiscono e infatti parlottano tra di loro.
Alle spalle di queste due scene vediamo delle costruzioni che stanno ad indicare la Chiesa che con questi due atti e con queste persone sta nascendo. Interessante è che Gesù fa nascere la Chiesa chiamando come discepolo anche Giuda che sa che lo tradirà.
Nelle scene inferiori è molto chiaro ciò che accade. Cristo è in preghiera nell’orto degli ulivi, in angoscia per la morte che dovrà affrontare e il Padre gli va incontro dal cielo. Sotto troviamo il Maestro che ammonisce i discepoli che non sanno vegliare con lui.
Nella scena affianco vediamo i soldati che vanno a prenderlo; Gesù indica sé stesso perché ha appena risposto alla domanda del centurione che chiedeva chi fosse Gesù. Vediamo che alla risposta di Gesù “sono Io” i soldati cascano a terra per la potenza dell’affermazione; Cristo si rivela e si svela come il Dio che si mostrò a Mosè, per questa potenza i soldati cadono a terra.